la Berlinetta

C’è poco da fare, quando Ferrari si mette d’impegno i risultati si vedono; e quest’anno si è impegnata parecchio nella realizzazione di vetture a limitatissima tiratura e nella produzione su misura di incredibili one-off. Veramente ottime notizie per una casa che dovrebbe tornare il più possibile a produrre su richiesta del cliente.
L’ultima nata nella casa del cavallino è questa splendida F12 TdF, frutto di oltre due anni di lavoro a stretto contatto con l’attuale fortunatissimo proprietario.

E’ difficile migliorare un’auto come la F12 -tranne per l’eliminazione dei ponti laterali per deviare l’aria che proprio non ci vanno giù- ma abbiamo già ammirato esemplari più e meno rari prodotti per clienti, come la fantastica TR, o per festeggiamenti della casa, come la stupenda F60. Tuttavia mancava la produzione di un esemplare speciale basato sulla potentissima meccanica della Tour de France, forte dei suoi 780 cv e di un V12 aspirato che ci farà pentire di muoverci verso l’oscuramente verde mondo delle ibride. Speriamo che come per l’Alfa Romeo 8c ci saranno esemplari unici basati sulle splendide attuali e passate Ferrari anche anni dopo la loro finita produzione. E niente SUV. Ma stiamo divagando…

Torniamo alla nostra auto, anzi alla sua auto, perché dietro queste splendide vetture c’è sempre un proprietario interessante, in questo caso appassionato d’arte. Giudicando dai colori dell’appariscente livrea non si direbbe proprio un fan dei paesaggi di Constable e infatti è un collezionista di Pop art, da cui sono mutuati gli accesi colori, nello specifico: Bianco Italia, Azzurro Met e Giallo Modena. Il risultato può essere discutibile, ma tant’è, lo ringraziamo comunque per le magnifiche prese d’aria frontali e laterali. Va sottolineata anche la presenza delle magnifiche feritoie posteriori -tema già presente sulla SP38 di maggio- e i sempre apprezzabili pannelli trasparenti per poter ammirare il magnifico motore.

Tirando le necessarie somme, non possiamo di certo affermare di essere di fronte a una delle nostre Ferrari preferite, o alla one-off più bella dell’anno, ma l’impegno che Ferrari sta mettendo nella realizzazione dei sogni dei clienti è di buon auspico, non possiamo quindi che essere ansiosi di poter ammirare la prossima auto prodotta dal Cavallino. Sperando non sia un SUV.