Brooke

Lowesoft è una città inglese sulla costa orientale della Gran Bretagna -ne è anzi il centro abitato più orientale in assoluto- con una grande spiaggia e un importante porto. Fu anche sede di uno scontro navale durante la seconda guerra anglo-olandese. Sembrerebbe più la casa ideale per un’azienda nautica piuttosto che per un produttore di automobili. E infatti è proprio così, tuttavia se nei precedenti articoli abbiamo visto produttori di biciclette passare alle quattro ruote, vedremo oggi un passaggio più drastico.

La Brooke -da non confondere con Brooke Cars Ltd, ben più recente- come costruttore di automobili fu infatti un’effimera creazione della ben più solida Brooke Marine, che prese questo nome nel 1911 per separarla dal morente ramo automobilistico. Nello stesso anno diventò anche un importante cantiere navale, costruendo tra le altre cose alcuni magnifici motoscafi negli anni ’30 e mezzi da sbarco durante la Seconda guerra mondiale. Dopo svariate acquisizioni ha chiuso i battenti solo nel 2011, rimanendo però proprietaria dei diversi stabilimenti, noleggiati ora ad altre imprese. Nella storia dell’azienda la parentesi automobilistica ha occupato solo una decina di anni su una storia eccezionalmente lunga: si pensi che John Walter Brooke la fondò addirittura nel 1874, decidendo di concentrarsi sui motori marini.

Il mercato delle auto era però piuttosto interessante per un’azienda già esperta di meccanica e famosa per gli elevati standard qualitativi, già nel 1900 era stata presentato un modello spinto da un piccolo 3 cilindri, ma solo nel 1903 iniziò la produzione in serie di un modello dotato di motore 6 cilindri derivato direttamente da quello nautico di maggior successo della casa. Nel 1906 venne lanciata sul mercato anche la 15/20 CV, una più piccola 4 cilindri, ma a causa della politica commerciale di mantenere un solo prodotto in linea l’auto venne messa subito fuori produzione, concentrandosi sulla precedente, aggiornata di anno in anno. Di questo modello vennero prodotte due versioni, la 25/30 Cv e la più potente 40/60 CV.

Brooke, che nelle imbarcazione ebbe l’obiettivo della massima qualità, riprodusse questa filosofia anche per le proprie vetture, conquistando presto una notevole fama. L’azienda sarebbe potuta diventare una delle principali case inglesi nell’alta gamma, ma i vertici aziendali decisero di puntare unicamente sul settore nautico e fermarono la produzione nel 1913.

Senza voler addentrarci nell’affascinante storia di questo modello, non possiamo non ricordare che fu la Brooke a produrre la Swann Car, uno dei più alti esempi di follia nel mondo delle auto

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