Dopo una lunga gestazione è arrivata la definitiva versione a ruote alte della sportiva per eccellenza. La 911 Dakar deve la sua nascita -dopo che il progetto venne congelato 11 anni fa- al crescente interesse per le Restomod, ambito in cui Porsche è stata messa in ombra da Singer che ha realizzato alcuni magnifici esemplari a parte dalle auto di Stoccarda. Perché lasciare questo boccone a un’azienda esterna? Il primo -timido- tentativo è già stato fatto con la bellissima Sport classic, ma è con la Dakar che Porsche entra a gamba tesa nelle serie davvero limitate.
Per quanto riguarda i numeri si tratta infatti di 999 esemplari con la livrea Rothmans -rigorosamente ribattezzata RoughRoads a causa del divieto alla sponsorizzazione di produttori di tabacco- che trae ispirazione da quella indossata dalla 911 vincitrice della Parigi-Dakar del 1984 e dalla 959 vincitrice nel 1986. A queste andranno aggiunte circa 2.000 vetture personalizzate dai fortunati proprietari. Il prezzo si aggirerà intorno ai 220.000 €, ma non poche saranno pagate in Dirham.
Del resto è forse nei paesi arabi che le auto troveranno la loro migliore destinazione: un’auto non è forse felice se usata per lo scopo per cui è stata progettata? Il destino della maggior parte sarà invece di essere rinchiuse in un garage come sicuro investimento o pezzo raro. Ma forse è stata progettata anche per questo…
L’altezza da terra è stata aumentata di 5 cm rispetto alle normali 911, con ulteriori 3 cm di rialzo inseribili qualora necessario. Ovviamente l’altezza incrementata di 8 cm non permetterà prestazioni da Land Rover, ma non sarà sufficiente ad affrontare terreni sterrati e -programmando un po’ prima il percorso- anche del vero fuoristrada. Immancabili le protezioni anteriori e posteriori con un rinforzo anche laterale e una diverso disegno della griglia frontale. Il cofano -come i sedili- sono presi direttamente dalla GT3.
Porsche ha già rivelato anche la lista degli optional che spaziano da estintori e taniche extra a una vera tenda da montare sul tetto, di cui però non ci sono ancora foto.
Quindi? come sempre più auto diverse ci sono e meglio è. Benvenuta anche alla Dakar, prima -ma certamente non ultima e a breve arriverà la Huracàn Sterrato- sportiva a ruote alte realizzata direttamente da una casa, se non contiamo la Purosangue, per cui stiamo ancora cercando un’etichetta…