L’Italia è un Paese pieno di bei musei. Ovvio. Tuttavia anche i musei brutti, noiosi e male organizzati abbondano, specialmente -ma ahinoi non solo- per quanto riguarda collezioni che non siano direttamente afferenti al vasto mondo dell’Arte.
Le mostre raffazzonate ed edifici semideserti pullulano in quasi ogni media-grande città italiana, spesso anche se dedicati a temi importanti e ricchi, sia in termini di fonti che di appassionati. Fortunatamente molti musei dell’automobile sfuggono a questa banalizzazione e spiccano sia per qualità delle collezioni che per l’architettura che le ospita, si pensi come ultimo esempio in ordine cronologico al magnifico Museo Storico Alfa Romeo ad Arese.
Il museo protagonista di quest’articolo si trova sempre in Lombardia ma invece che a una storica Casa è dedicato a una delle più famose corse del mondo: la mille miglia; ovviamente il MUSEO MILLE MIGLIA si trova a Brescia, patria della storica gara.
Tralasciando la ricca storia della competizione, diciamo solamente che il museo è parte attiva nella partenza dell’evento e molte delle auto custodite all’interno prendono annualmente parte alla rievocazione.
Inaugurato nel 2004 in un antico convento, dove hanno sede anche Musical Watch Veteran Car Club e un ristorante, il museo di sviluppa su due piani e oltre alla storia della corsa -raccontata attraverso interessanti documenti e filmati d’archivi- custodisce come anticipato alcune delle automobili che hanno preso parte alla storica competizione.
Tra le circa trenta auto esposte alcune delle più notevoli sono la FIAT 8V, l’Abarth 750 Zagato e una stupenda FIAT 508 Berlinetta Aerodinamica, auto pensata apposta per prendere parte alla gara di resistenza Bresciana. In una sezione dedicata a Mercedes, figurano ben due 300S e anche una coppia di 300SL, sia nella celeberrima versione coupé che spyder. Ovviamente nel più classico grigio Mercedes.
Molto interessante e suggestiva, anche se un po’ nascosta, la sezione dedicata al tifo nella celebre gara, in cui si possono trovare un’Alfa Romeo 8c 2300 carrozzata da Touring -la nostra preferita tra quelle esposte- e una non meno rara Maserati A6 GCS.
Fino a Settembre sarà inoltre possibile ammirare quattro vetture della celebre collezione Lopresto, in una piccola retrospettiva dedicata al restauro conservativo. Spaziando da una FIAT d’anteguerra, come molte vetture nella collezione dell’architetto si tratta di un esemplare unico, al prototipo della Montreal, il protagonista è senza dubbio un altro prototipo, si tratta della Giulietta SZ Coda Tronca, su cui sono state applicate due diverse tecniche di restauro per conservarne al meglio la verniciatura originale.
Insomma, il museo vale sicuramente una visita, è aperto quasi tutto l’anno e facile da raggiungere, occorre evitare solamente un periodo… quello mille miglia, il museo infatti è parte attiva nell’organizzazione e alcune sezione potrebbero non essere visitabili. Ci si può ovviamente consolare con l’evento stesso che Enzo Ferrari definì in effetti un museo viaggiante unico al mondo.