Tra le innumerevoli Alfa Romeo degne di nota degli anni ’30 -e ce ne sono parecchie…- una menzione speciale la merita quest’incredibile 6C. L’auto, di proprietà del grande collezionista Corrado Lopresto, può vantare una storia affascinante e una carrozzeria stupefacente, una delle più belle che lo stile flamboyant abbia prodotto. Ma andiamo con ordine.
L’auto nasce come una delle rare 6C 1750 GS Spider, una delle più belle e vincenti auto da corsa di sempre, carrozzata, come buona parte delle Grand Sport, da Zagato. L’auto viene acquistata per l’allora elevatissima cifra di 65.000 lire e, anche a causa di alcune vicissitudini giudiziarie del primo acquirente, passa di mano diverse volte, fino ad arrivare in quelle esperte di Giuseppe Aprile, proprietario della carrozzeria Aprile di Savona. L’auto venne acquistata per sole 4.000 lire, ma rivenduta per 18.000 a Brunello Feltri con una nuova carrozzeria. L’oscillazione del prezzo dell’auto permette di apprezzare l’importanza che il peso del lavoro di un riconosciuto carrozziere poteva avere sul prezzo dell’auto.
In questo caso non solo è importante il fatto che la carrozzeria sia stata battuta da Aprile, ma che venne disegnata da Mario Revelli di Beaumont. Del grande designer ci limiteremo a dire che ha posto in quest’Alfa l’essenza dello stile flamboyant senza cedere ad inutili appesantimenti, tipici per esempio delle auto francesi, mantenendo l’auto leggera e non tradendone l’indole sportiva. Insomma, facendone un capolavoro, un esemplare unico per cui è anche difficile trovare auto visivamente simili.
Passata di mano altre volte, l’auto approda finalmente nella collezione Lopresto nel 2008 e, dopo un meticoloso restauro realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, prende da allora parte a numerosi eventi automobilistici. Fra questi non possiamo non citare i due in cui l’abbiamo vista in azione, nella sua duplice anima azione elegante e sportiva: il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este e la 1000 Miglia.
Nel primo evento, l’auto ha ottenuto niente meno che il best of show, la sesta coppa d’oro per il proprietario, in un’edizione che ha visto diverse auto d’anteguerra di notevole valore, tra cui una Bugatti T57 e una Mercedes 500K. Pur facendo man bassa di premi non ha però vinto il Trofeo BMW, la cercherete quindi invano nel poster dell’edizione 2015. Ci troverete invece una Maserati 450 S, certamente bellissima, ma avremmo preferito l’Alfa Romeo.
Nella celebre prova di regolarità ha invece corso con onore, pur non terminando la competizione, ma siamo sicuri garantendo molte gioie al team alla guida.