Chantilly 2019

Una volta si poteva dire “l’annuale edizione di…” ma ormai ci tocca usare la ben più triste espressione “biennale”, ma tant’è. Del resto lo sforzo per organizzare, preparare, allestire e dirigere un evento come quello di Chantilly richiede tempo, denaro e abilità, qualità che certamente non manca a Peterauto, organizzatore la cui bravura è ben dimostrata dalla giornata di domenica. L’unico fattore che non è stato possible controllare è il meteo: sole, un po’ di pioggia, altro sole, vento… un clima piuttosto vario, che tuttavia ha permesso di cogliere le vetture con luci sempre diverse, in un ambiente che mostra un magnifico scorcio ad ogni angolo. Ma lasciamo stare queste divagazione e concentriamoci su quel che più conta a una manifestazione come questa: le auto.

Lo diciamo subito per essere chiari: sarebbe stato impossibile avere vetture all’altezza di quelle della passata edizione (Atlantic, varie GTO, Testarossa… che annata!) ma con 130 capolavori -cedendo solo in apparenza la qualità per la quantità- Chantilly Arts & Elegance si è dimostrato ancora una volta un concorso in continua evoluzione, ogni anno più bello. Proviamo quindi a elencare in una rapida carrellata le magnifiche attrazioni di quest’evento unico.

Concours d’Etat

17 Classi per coprire quasi centoventi anni di storia dell’automobilismo, arrivando fino alla Mclaren Senna GTR. 130 auto di disparate carrozzerie, motori diversissimi e usi opposti, da piccoli furgoni a grandi berline di lusso, da auto sportive a prototipi unici: auto per tutti i gusti, ma sempre ricercate, spiegate ed esposte in una maniera che ne ha permesso il più completo godimento.
Lo spazio dei giardini Le Notre siu confemra ogni anno di più la location perfetta per un evento in espansione e sempre attento alle novità e agli aspetti che più stanno a cuore gli appassionati: magnifiche e interessantissime le vetture in stat d’origine, su tutte una Bugatti 37 che ha viaggiato nel tempo per arrivare completamente intatta ai nostri giorni. Grande attenzione anche nella classe dedicata a Ballot, costruttore degno di nota con alcune auto eccezionale, fra cui primeggia ovviamente la detentrice della Pole Position alla 500 miglia di Indianapolis nel 1919: cent’anni fa esatti.
Ovviamente non possiamo non citare le classi dedicate al centenario della Bentley, che però analizzeremo in un futuro articolo, perché ha riservato degli autentici gioielli. Rimanendo in terra d’Albione, riportiamo le magnifiche Aston Martin da corsa, tra cui una Db4 Zagato e una DBR1: al lettore la scelta della migliore…

Concours d’Elegance

A nostro avviso giustamente, il concorso dedicato ai prototipi è stato vinto dalla magnifica McLaren SpeedTail, vettura emozionante e quasi pronta alla produzione, salto per cui speriamo non si perda un briciolo del pathos che ha riservato il concept. Da citare anche, ancora fresca della vincita a Villa d’Este, la Voiture Noire e l’Aston Martin DB4 Continuation. Strano, ma in modo positivo, il prototipo del Buggy della Volkswagen, sarebbe un piacere se potesse veramente essere prodotto in grandi numeri, o se il sapiente uso di elementi moderni e richiami al Meyers Manx.

Club ed espositori

Sempre ricchissima -e lo è in effetti sempre di più- la componente espositiva in questo concorso, con produttori diversi -da Abarth a Honda, da BMW a Lexus- ma tra cui non potevano che emergere Bugatti, che oltre che alla nuova Chiron 110 anniversario ha portato anche diverse vetture d’anteguerra, e Pagani, che con ben 4 Zonda e una Huayra ha catturato l’attenzione di tutti. Stupenda la Zonda R, con livrea blu in fibra di carbonio.
Per quanto riguarda i club, molto belli quello Morgan, sempre tra i più numerosi, e il Facel Vega, con esemplari veramente eccezionali, oltre che estremamente rari, tanto da fargli vincere il premio per i clubs..
Tra le auto all’asta da Bonhams, a cui dedicheremo un separato articolo, anche una Ferrari 275 GTB/C che verrà battuta a Le Zoute.

Non possiamo ora che congratularci con i vincitori: Mclaren Speedtail, Bentley 8 Litre Foursome Coupé e Talbot Lago T26 Grand Sport Coupé, tre vetture eccezionali e tutte meritevoli della rispettiva vittoria. Questa in estrema sintesi la giornata di domenica, ma nei prossimi articoli dedicheremo maggiore attenzione alle vettura che più ci hanno impressionato, e sono state parecchie…

Si ringrazia Matthieu Bonneville per la foto d’apertura.


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