Eccola, finalmente. Si è molto parlato negli anni scorsi di quella che sarebbe stata la prima vera ibrida Ferrari -non contiamo LaFerrari- e infine le ultime indiscrezioni erano corrette: un V6 plug-in per inaugurare quello che sarà un nuovo corso della Casa, con una nuova nicchia da coprire. Poteva andare peggio.
Quel che colpisce subito, prima del design ispirato da una grande pietra miliare nella storia del Cavallino, la 250 LM, è la potenza del motore: ben 830 cv, di cui 630 dal solo V6 termico, una potenza davvero ragguardevole se si pensa che si tratta di un tre litri. Questo significa circa 200 cv dall’elettrico, con un autonomia in modalità full-electric di circa 25 km e una velocità massima di 135 km/h. Supponiamo che a quella velocità l’autonomia sia però di qualche centinaio di metri…

Come già detto, il design dovrebbe ispirarsi alla 250 LM e alcuni richiami sono evidenti, soprattutto nelle prese d’aria laterali e nella disposizione della fanalerie posteriore. Molto bello anche il lunotto posteriore, lateralmente coperto dai montanti della carrozzeria, una soluzione che deriva dalla 250 GTO ’64 prima ancora che dalla 250 LM, e che verrà in seguito montato su diverse Ferrari. In questo caso però le proporzioni ci paiono meno armoniose che sull’illustre precursore, specialmente nella lunghezza del posteriore e nell’altezza dei finestrini.

Gli interni sono invece piuttosto belli, con un bicolore -troppo nero forse nella vettura presentata- che evidenzia dettagli senza essere troppo appariscente. Un po’ troppo sportivo però per un’auto che dovrebbe essere in fin dei conti una GT. Oppure un’auto sportiva? La potenza è da vera supercar, ma una supercar va in modalità elettrica?
Cosa sia questa vettura lo scopriremo forse col tempo e con le sue inevitabili -e ahimè numerose- eredi. Certo, Ferrari negli ultimi anni ha saturato quasi ogni nicchia possibile nel vasto mondo delle sportive -a breve occuperà anche la più odiosa, con la “Purosangue”- ma dubitiamo possa aver lasciato uno straccio di modello che passerà alla storia. Le Ferrari fra cinquant’anni si ispireranno ancora alla 250 LM, non certo alla 296 GTB
