Tutte le fiere d’automotive hanno di bello, oltre alle auto, il variegato e variopinto mondo dei gadget automobilistici. Un mondo immenso, insondabile completamente, dove è possible comprare da un motore intero alla toppa da applicare alla giacca, dai minipony rosa ai cimeli del III Reich, dai rari libri della Belle Epoque alle insegne al neon di due metri. Insomma, un ambiente decisamente vasto. Eppure anche particolarissimo, vista la precisione con cui si possono segmentare venditori e compratori in vere e proprie nicchie: non è di fronte all’oggettività dell’auto, ma davanti al fascino dei simboli che si accendono Alfisti, Ferraristi, Bugattisti…
L’area all’interno di Milano Autoclassica dedicata a questi scambi esoterici è sempre molto ben progettata e strutturata e anche quest’anno non fa eccezione. Tra le bancarelle -più o meno organizzate- si trovano oggetti che variano da pochi euro a decine di migliaia, con una distribuzione dei prezzi non sempre ragionevole. Tra i settori però più interessanti figurano ovviamente quelli dedicati al mondo del modellismo, ben rappresentati da una mezza dozzina di stand, che spaziano da esemplari nuovi a modellini usati, mercato estremamente interessante per fascino: del resto se siamo appassionati di auto d’epoca, perché non esserlo di modellini d’epoca? E infatti il nostro collaboratore Agazzi si è comprato presso lo stand di Collection Island una bellissima Ferrari 250 LM con livrea del Team Donohue, replica dell’esemplare che corse la 12 ore di Sebring nel 1965.
Sempre presso lo stand di Collection Island è stato possibile ammirare la serie dedicata alle vecchie lire di SE POTESSI AVERE, marchio attivo nella produzione di oggetti di pelletteria con la stampa delle più famose monete italiane. Tra borse e portafogli si distinguono i volti delle più celebri personalità italiane nel corso dei secoli: per vocazione personale non potremmo che propendere per le 50.000 Lire di Leonardo da Vinci, il cui celebre desiderio di fondere tecnica e arte è sempre uno stimolo, nonché motto di Ettore Bugatti e Horacio Pagani. La produzione si sta ora arricchendo con nuove serie slegate dal mondo della numismatica, ma siamo sicuri che questo audace tentativo non finirà, come le vecchie lire, in qualche dimenticato cassetto.