Come ogni anno alla Milan Design week non mancano i riferimenti al mondo automobilistico: che siano mobili come per Bentley o progetti artistici come per BMW, le vie di Milano diventano una passerella sempre più interessante rispetto ai grandi saloni internazionali.
Non che questo sia un buon segno per il mondo automotive, tutt’altro: la servitization è un processo ormai inarrestabile e sarà sempre più pervasiva in un ambiente che conta sempre meno appassionati. Non per nulla il veicolo privato può ritagliarsi sempre uno spazio maggiore in un evento legato al design -e originalmente al mobile- in una città che è sempre più chiusa alle auto.
L’auto come mobile quindi, l’utilitaria come una lampada, il SUV come tavolo o un letto. Oltretutto il letto in macchina in qualche concept così si è già visto, tralasciando gli ultimi schermi cinematografici sulle auto elettriche, per guardare un serial mentre si aspetta la ricarica. Del resto, se l’automobile è sempre più accessorio è corretto che lo spazio giusto per valorizzarla sia il mondo del design, della moda, per esporre un’auto fashion e funzionale.
Prove su strada? E perché mai? Design, concept art, fumose idee di ecologismo visuale. Al massimo un paio di numeri su autonomia e tempo di ricarica. Il mondo della tecnica è stato ormai lasciato alle spalle. Attenzione: non è stata lasciata alle spalle la tecnica in sé, ma coloro i quali ne erano appassionati, o anche solo interessanti al momento dell’acquisto. Metter mano in un’auto moderna? E perché mai? Cofano sigillato, come la leggenda metropolitana delle Rolls Royce d’anteguerra.
E allora sono le case che realizzano modelli lontani dai desiderata degli appassionati, o è la domanda che vuole mobilità semplice e sempre più connessa? Oppure sono le isituzioni, con la spinta all’elettrico, a incoraggiare un movimento di semplificazione estrema del veicolo? Qua le tendenze sono almeno due, probabilmente convergenti: l’auto come servizio (connettività, semplicità, poco attaccamento al prodotto) e l’auto elettrica come meno emozionale.
Ma abbiamo già parlato troppo, ne tratteremo in seguito con più calma. Rimaniamo per ora solo sul design e sulle esposizioni più interessanti –vox media, si intende- della Milan Design Week 2023:
Voto 5
Voto 2
Voto 7.5
Voto 8
Voto 8.5

Tre auto d’epoca per strada. Come dimostra anche il caso precedente, non sempre quel che viene dopo è progresso
Voto 10