In attesa che vengano rivelate le auto che prenderanno parte al prestigioso concorso francese, ecco le 17 classi di cui sarà composto il Concours d’Etat:
“Hommage à Betty“ : Les voitures de sport américaines ouvertes
Classe dedicata alla scomparsa alla collezionista Betty Kadoorie, moglie di Michael Kadoorie, già vincitore dell’edizione 2017 con una pazzesca 250 Testarossa vincitrice a Le Mans nel ’58
Les voitures en état d’origine (Avant-Guerre)
Les voitures en état d’origine (Après-Guerre)
Due classi “jolly” in cui potremo trovare di tutto, speriamo qualche Delahaye o Talbot tra quelle ritrovate della collezione Héron
Alpine : Les voitures de Course
La classe per cui siamo più tiepidi, sarà una sfilata di A110 o un mix vecchio-moderno?
La Carrosserie Touring (Avant-Guerre)
La Carrosserie Touring (Après-Guerre)
La Carrosserie Touring (Les voitures depuis les années 2000)
Ecco al contrario tre delle classi che non vediamo l’ora di ammirare. La celebrazione della Carrozzeria Touring, in ricordo del patron Roland D’Ieteren, scomparso nel 2020, porterà sicuramente nei giardini del castello alcune delle più belle auto di tutti i tempi. Dividerle per epoca pare poi azzeccatissimo e quindi ecco le auto che più vorremmo vedere: Alfa Romeo 6C 1750, la cosiddetta Flying Star, e ancora di più una 2900 B Cabriolet Corta. Anzi ci roviniamo, una 2900 B Mille Miglia. Per il dopoguerra sicuramente una Ferrari 166 o magari un’Alfa Romeo Disco Volante, richiesta speciale la Pegaso Thrill. Per gli anni duemila ovviamente speriamo di rivedere la Disco Volante e magari la Berlinetta Lusso
Une grande marque disparue : Hispano-Suiza
Che dire, una classe con cui andare sul sicuro, che sia nascosta la vincitrice dell’edizione 2022? Vista la tradizionale partecipazione di Peter Mullin speriamo di poter ammirare la celebre Xenia, in foto non ci ha mai convinti, magari dal vivo…
Les voitures de course de 1905 à 1925
Ecco una classe stupenda, sarà davvero interessane ammirare le vetture degli arbori dell’automobilismo (si poteva andare anche un po’ più indietro invece di farla speculare alla London to Brighton) e ancor di più sentirle
Les voitures iconoclastes
Classe misteriosa che sostituisce -fortunatamente- quella dedicata alle Pop Cars, tante Avion Voisin?
Les barquettes : passé, présent, futur
La carrozzeria più spartana che ci possa essere, spostiamo qua il pronostico sulla 166? Anche se il rischio è una concentrazione sul diluvio di barchette più e meno riuscite degli ultimi anni
Bugatti, La Renaissance
Bugatti, type 55
Fortunatamente è stata aggiunta la seconda classe -curiosamente sacrificando quella dedicata a Belmondo- con il focus su uno dei modelli più rari e meglio riusciti di Bugatti, basterebbe che si portassero gli esemplari conservati a Mulhouse per renderla una delle classi più memorabili nella storia del concorso
70ème anniversaire de la Bentley Continental
Bella, bellissima classe. Una delle più grandi auto di tutti i tempi, speriamo di vedere la celebre R-Type anche nelle numerose varianti di celebri costruttori -semplicemente perfetta la Franay della scorsa edizione- e almeno un esemplare per ogni serie.
Un constructeur italien : De Tomaso
Ecco un’altra classe su cui abbiamo qualche dubbio, anche se speriamo di vedervi la nuova P72
La Légende des 24 Heures du Mans : Vitesse & Aérodynamisme sur les Hunaudières
La Légende des 24 Heures du Mans : la Course à l’Indice de performance
Le ultime due classi sono dedicate alla 24 di Le Mans (il cui centenario cadrà l’anno prossimo) e affrontano l’evoluzione delle auto per raggiungere le più elevate velocità sul rettilineo delle Hunaudières e le auto che si sono distinte non nella classifica assoluta ma secondo le classi. Interessante
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