Sabato siamo finalmente riusciti ad assistere per la prima volta all’incredibile evento piacentino, un evento unico nel suo genere per qualità delle auto e per l’incredibile clima che si respira. Oltre che per la celebre strada Castell’arcquato-Lugagnano-Vernasca, che le auto attraversano in questo unico concorso dinamico di conservazione e restauro per vetture da competizione.
Dopo un giro al paddock (dove abbiamo tra le altre ammirato una Serenissima esemplare unico e la nuova Kimera EVO37) abbiamo assistito alla salita del mattino dalla linea di partenza, un’occasione per ammirare alcune brucianti accelerate ma godersi anche da ferme queste auto.
L’ordine, dopo la partenza di alcune vetture di rappresentanza e degli sponsor, prevede una suddivisione in classi e per ognuna vedremo ora velocemente le auto più rappresentative. Nei prossimi articoli approfondiremo invece la storia di alcuni di questi capolavori.
TURISMO
A farla da padrona in questa classe è stata sicuramente la Giulia, tra cui un esemplare della polizia. La simpatia va tutta a una BMW Isetta che, non senza fatica, è riuscita a salire fino in cima. Degna di nota anhce una Mercedes 300 SEL da 6.3 litri, con ruote larghe quasi mezzo metro…



GRAN TURISMO
Forse la nostra classe preferita, con una regina che è tra le più belle auto dell’evento: una 212/225 Berlinetta Le Mans carrozzata da Touring, di un tenero verde e con una linea da sogno. L’auto è completamente originale e gli interni sono un capolavoro di semplicità ed eleganza.
Nella classe anche un pilota d’eccezione come Arturo Merzario, a bordo di un Lancia Stratos del Museo Asi, già parte della collezione Bertone




SPORT
Anche questa classe ha avuto un’auto di spicco a rappresentarla, una Maserati A6GCS Berlinetta, un autentico capolavoro di carrozzeria che non ha però risparmiato nulla nella salita. Nella classe anche alcune rarissime Ferrari dei primi anni ’50, tra cui una stupenda 340 MM e una 250 Monza.




PROTOTIPO
Una classe in cui la palma del vincitore spetta sicuramente a Porsche: una 906 e una 910 -l’auto che probabilmente ha dato più spettacolo- che hanno letteralmente divorato il circuito e rievocato le grandi cronoscalate del passato. Molto interessanti anche i prototipi Abarth, bellissimi oltre che veloci.

MONOPOSTO E RALLYSSIME
Due classi ricche di auto: se non siamo riusciti ad apprezzare fino in fondo le monoposto, le vetture da rally hanno certamente regalato un gradito spettacolo: tra Audi Quattro, Delta e Stratos è difficile scegliere… e infatti non scegliamo nessuna di queste, la nostra preferita è stata una Rally 037 Safari, con tanto di ruota di scorta sul tetto




ANTEGUERRA
Tra le vetture degli anni ’20 e ’30 è sempre un’accanita guerra: una Bentley 6 litri o un’Alfa 6c 1750? Una Rolls Royce con supercharger o una 8C 2300 di Touring? Davvero difficile, tuttavia l’Alfa è l’Alfa e la 8C è una delle più belle auto mai realizzate, quindi non possiamo che sceglierla.




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