Anche senza il Retromobile di Parigi (che è spostata alla prima settimana di giugno) RM Sotheby’s dedica alla città francese la sua asta europea. I pezzi non sono molti, ma ci sono alcune rarità, anche tra gli automobilia. Ecco i nostri cinque lotti preferiti:
1993 Isdera Commendatore 112i
€400,000 – €600,000

Ecco un’auto eccezionale, l’unica Commendatore 112i con il magnifico V12 Mercedes (lo stesso della Zonda). Non c’è spazio per ricordare la genesi di questa vettura, frutto del lavoro di Eberhard Schulz (ex dipendente Porsche e Mercedes), ma occorre spendere due parole sulla vita di questa singola vettura. L’auto, in particolare a causa della crisi giapponese degli anni ’90, non trova uno sbocco commerciale e viene ritenuta dall’azienda.
Nel ’99 viene presentata al salone di Francoforte con alcune importanti modifiche, rinominata Silver Arrow. L’auto, prontamente comprata da un collezionista svizzero e rimessa in vendita nel 2005, passa di mano molte volte, fino a tornare in quelle della Isdera pochi anni fa. L’azienda opera un attento restauro, fino a riportarla alle condizioni del lancio nel ’93.
1979 Bizzarrini P538
€475,000 – €525,000

Una Bizzarrini è un’auto decisamente rara, ma questa è semplicemente unica: frutto di nove anni di lavoro, commissionata da Jacques Lavost, futuro presidente dell’Iso e Bizzarini club di Francia, l’auto è un’evoluzione della P538 degli anni ’60. Dopo la lunga proprietà di Lavost, scrupolosamente registrata dallo stesso, l’auto passa a diversi collezionisti, fino a un attento restauro nel 2013, in cui il V8 327 della Chevrolet attentamente ricostruito
La bellezza estrema dell’auto è davvero emozionante, unico neo potrebbe essere l’uso in pista, poiché il fatto che si stata costruita più di dieci anni dopo il termine della produzione del modello “di serie” la pone più vicina alla 962 che alla 910.
2009 Ferrari 599 GTZ Nibbio Spyder by Zagato
€1,400,000 – €1,600,000

Attenzione, la data d costruzione potrebbe trarre in inganno, poiché questa 599 ha subito la conversione da Zagato solo l’anno scorso. L’auto ha quindi percorso appena un migliaio di chilometri nella nuova carrozzeria (su un totale di circa 20.000 km). E’ piuttosto strano che un’elaborazione basata su una Ferrari finisca sul mercato a poco più di un anno dal suo completamento, che fosse più un investimento che l’opera di un appassionato?
Il risultato è in ogni caso di valore -sebbene preferiamo la 599 originale- con richiami espliciti alle magnifiche 250 GTZ e una linea laterale molto decisa e forse poco equilibrata. Insomma, un’auto adatta a chi cerca una Ferrari -quasi- unica, ma che costa come una dozzina di 599.
1959 Fiat 600 Rendez Vous by Vignale
€80,000 – €120,000

Un’altra rarità italiana, questa volta la rara versione Rendez Vous (solo una ventina di esemplari prodotti) della celebre FIAT 600, lavoro di Vignale. La mano del celebre carrozziere si nota in alcune dettagli mutuati da altri capolavori, come le Lancia B52 e alcune FIAT 8V.
Degno di nota non è solo l’equilibrato esterno, ma anche un interno che, riprendendo i colori della carrozzeria, si presenta come raffinato ed esuberante allo stesso tempo. La perfezione dell’auto è merito di un recente restauro, dopo il quale sono stati percorsi meno di 500 km. Negli ultimi anni l’auto ha preso parte a diversi concorsi in Italia, ottenendo riconoscimenti e grande apprezzamento: se la stima si mantenesse sui valori comunicati potrebbe trattarsi di un ottimo affare.
1963 Ferrari 250 GTE 2+2 Series III by Pininfarina
€335,000 – €385,000

Ecco l’unica auto che abbiamo scelto a non essere una serie limitata. Si tratta pur sempre di una Ferrari, ma prodotta in numeri ben diversi rispetto alle altre vetture presenti nell’articolo; eppure è probabilmente quella che vorremmo prendere, peccato solo per il colore, molto meglio un bel nero. Alla GTE, per anni bistrattata e non raramente tagliuzzata per fare repliche di altri capolavori del Cavallino, si inizia ora a riconoscere il valore che merita una grande GT come questa.
L’esemplare in questione ha cambiato molti proprietari ed è stato più volte attentamente restaurato, passando dalla Francia all’Inghilterra, tornando in Italia e finendo ora nei Paesi Bassi.
Occorre dire che siamo stati davvero poco ascoltati: di tutte e cinque le auto solo la Isdera è stata venduta, però per 1.1 milioni, quasi il doppio della massima stima.