Grazie alla celebrazione dei 90 anni dei musei Ferrari, il numero delle vetture di Maranello presenti all’edizione 2019 della più importante fiera d’auto classiche in Lombardia ha potuto raggiungere numeri -e qualità- invariante fino ad ora. Raccontiamo quindi brevemente le auto che più ci hanno impressionato e che sembra doveroso condividere con i lettori.
Ferrari 250 Europa
Un’auto magnifica, dalle caratteristiche line anni ’50, con fascino, charme, savoir faire e tutte le espressioni del genere che vengono in mente. L’eleganza, sottolineata dall’ampio lunotto posteriore, può contare su un colore magnifico e ricco di sottili sfumatura, in grado di accarezzare le dolci curve dell’anteriore e di raccordare il luccichio delle cromature con i classici interni color cuoio. Sebbene si tratti di una vettura eccezionale, queste Ferrari dei primi anni ’50 non sembra ricevono il plauso che meritano e questa fiera non fa eccezione: triste notare come queste regine fossero poco oggetto dell’attenzione e dei flash degli spettatori.
Ferrari 342 America
Strettamente legata alla vettura precedente, e non solo per il colore, questa 342 si presenta come più aggressiva e sportiva, del resto è pensata per il mercato Americano. La potenza sale a circa 200 cv, e la velocità massima si attesta sui 185 km/h, curioso se pensiamo che le migliori sportive degli anni ’30 superavano già i 200. Occorre ricordarsi che Ferrari era più un produttore di eleganti GT che di velocissime supercar. Con soli sei esemplari prodotti, rappresenta una delle Ferrari più rare di sempre.
Ferrari 330 GTC
La 330 fa parte di quel filone Ferrari che è nato, fiorito ed appassito negli anni ’60. Questa famiglia di GT, nata dalle serie 400 e 500, sperimentava alcune soluzioni che non trovavano spazio sulle più classicheggianti 250 e 275. Entrata in produzione nel ’66, la 330 rappresentava la versione addolcita della 500 Superfast, un veloce GT a due posti, anello di congiunzione tra la 275 GTB e la 330 GT 2+2. Con una velocità di punta di 240 km/h, poteva ben dirsi veloce e la carrozzeria Pininfarina poteva ben dirsi una sapiente sintesi dei classici stilemi Ferrari e delle novità che avrebbero avuto successo nel decennio successivo.
Ferrari 275 GTB
L’auto più bella dell’intero salone. Una GTB 2 long nose. Magnifica. Il nero è forse il colore che più dona un’auto del genere, creando un’amalgama di equilibrio, sportività ed eleganza che poche altre auto possono permettersi. Noi ci vediamo anche della crudeltà, è un’auto che sa di essere di una razza superiore rispetto a chi le sta attorno -che ricordiamo essere altre preziosissime Ferrari- essendo nata negli anni giusti, costruita dalla giusta Casa, disegnata dal giusto stilista. Sebbene non fosse la più rara tra le presenti, non abbiamo dubbi su quale saremmo saliti per tornare a casa.