Che sia un risultato importante non vi è dubbio, che sia un record di velocità in piena regola, per una vettura stradale, è al contrario un’affermazione quantomeno esagerata. Si parla, ovviamente, dell’argomento che in questi giorni, e nei prossimi e prossimi ancora, terrà banco fra gli appassionati d’auto: una Chiron modificata ha toccato i 490 km/h sull’immensa pista di Ehra-Lessien. Non è evento da tutti i giorni un record di velocità: è evento ancora più raro l’infrangere una di quelle barriere che i nostri sistemi decimali ci impongono. Sono occorsi trent’anni per passare dai 300 decimali a quelli imperiali, ma alla fine anche questa barriera è crollata. A breve vedremo quella dei 500 infrangersi, magari sotto le ruote di una Koenigsegg…
Quel che è sfortunatamente certo è che la Chiron responsabile della magnifica prestazione, pilotata dal capo collaudatore Bugatti Andy Wallace, è un pre-production vehicle of a Bugatti Chiron derivative. Cosa questo significhi possiamo solo intuirlo, ragionevolmente dovrebbe essere il prototipo di una futura Chiron Super Sport. Ricordiamo che la SSC Ultimate Aero TT -record di 412 nel 2007- fece ricorso per il record riottenuto dalla Veyron SS -431 nel 2010- per la questione della disattivazione meccanica del limitatore di velocità. In questo caso si tratta addirittura di un esemplare di un auto che potrebbe come non potrebbe entrare in produzione, sembra lecito avere delle riserve sulla sua regolarità. L’annuncio e l’irregolarità, se uno punta a un record occorre essere pignoli, di un record del genere ci lascia un po’ perplessi. Bugatti ha mostrato ancora una volta i muscoli – e Winkelmann uno dei suoi splendidi completi- facendo intendere in Svezia che il vetusto W16 ha ancora un potenziale da esprimere. Proprio il record ottenuto dalla Koenigsegg nel 2017 potrebbe essere la causa di questo annuncio a sorpresa con un prototipo. Del resto quando vennero annunciati i numeri della Chiron la velocità di punta doveva essere di circa 440 km/h, decisamente troppo pochi per sperare di battere i 447 della svedese.
Tuttavia non possiamo comprendere la necessità di reclamare un record con una vettura palesemente non di serie: motore potenziato a 1.600 cv, posteriore allungato di 25 cm, scarichi completamente rifatti. Certo, Hennesey riempiva le gomme di azoto, ma l’auto era comunque di serie, inoltre sono state necessarie le consulenze di Dallara e Michelin per raggiungere la clamorosa velocità. Proprio riguardo il costruttore texano, occorre ricordare che la fantomatica F5 dovrebbe vedere definitivamente la luce l’anno venturo. Insomma, è record e insieme non lo è: non si sono visti svolazzanti certificati in pista come successe nel 2005 e nel 2010. Quel che è quasi certo è che questa vetture prelude a una nuova Chiron, più potente, aggressiva e veloce che mai. Quando si potrà comprare festeggeremo il record.