Che fare se anche una Valkyrie con AMR Track Performance Pack non è abbastanza?

Chissà quanti si fanno questa domanda! Del resto non c’è nulla di più imbarazzante di pagare un’auto svariati milioni di euro e parcheggiarla a fianco di una completamente uguale. Fosse un’auto da strada, ma dato che stiamo parlando della versione track-only dell’estrema hypercar progettata da Aston martin in partnership con Red Bull Advanced Technologies, non possiamo che pretendere un po’ di personalizzazione.

Perciò oggi non vogliamo concentrarci sugli incredibili numeri di un’auto che sarà protagonista nei prossimi anni di notevoli approfondimenti, ma ci limitiamo a commentare la lista degli optional rilasciata qualche giorno fa dalla Casa di Gaydon. Partiamo appunto dal titolo di questo articolo e dal pacchetto dedicato all’incremento di prestazioni su pista, un pacchetto che rende le vetture che lo equipaggiano -o che lo possono equipaggiare, come spiegheremo tra poco- più simili ad auto ad corsa LMP1 che a vetture da strada e infatti non potranno circolare liberamente. La particolarità consiste però nel fatto che mentre per la maggior parte delle altre hypercar si tratta di vetture diverse, destinate all’uso esclusivamente durante track-day, in questo caso stiamo parlando di componenti interscambiabili -lavoro che dubito sia possibile fare nel garage di casa- che permettono tempi sul tracciato inferiori dell’8% rispetto a vetture che montano i componenti standard. Su che tracciato non sappiamo.

Ovviamente insieme a componenti speciali nascosti sotto la carrozzeria, Aston Martin propone una serie di accessori che rendono evidente che si sono pagate un bel po’ di sterline in più per avere degli sgargianti colori al posto del carbonio a vista. Infatti oltre a tute da corsa personalizzate si potranno avere tre esclusive livree dai nomi piuttosto eccentrici: Slipstream Green, Liquid Petroleum, Ethanol Silver e Maximum Orange. Neanche la Lamborghini ha mai chiamato un colore Arancione Massimo.
Ma non finisce qui e anche se non è oro tutto quel che luccica, lo sarà la vostra Aston se deciderete di acquistare il Gold Pack. Proprio cosi. una sottile foglia d’oro verrà riposta con grande attenzione sotto la vernice trasparente. Effetto Wow assicurato, ma forse lo sarebbe anche l’effetto pacchiano. E tuttavia siamo sicuri che tra le ampie strade di Dubai se ne vedranno diverse, magari anche quella della polizia.
Fortunatamente Aston Martin rimane fedele ai suoi stessi valori ed è anche possibile foderare buona parte degli interni in pelle intrecciata come sulla magnifica One-77, un tocco di artigianalità in un’auto devota alla tecnologia. Infine non possiamo non citare il come Aston Martin renderà possible ai propri clienti la completa personalizzazione dell’auto: a Gaydon l’acquirente potrà usare la realtà aumentata per sperimentare in tempo reale le infinite combinazioni di colori disponibili.

Ovviamente non possiamo che dirci più che felici dell’enorme mole di personalizzazione che la Casa inglese mette a disposizione dei propri clienti tramite il servizio Q, ma non possiamo comunque che notare con rammarico che 59 anni fa veniva prodotta la DB4 Jet da Bertone, e quella era veramente personalizzata.


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