Gran Premio Nuvolari 2018

Certo la città aiuta. Mantova è una delle città più belle del mondo e probabilmente tra le migliori in cui vivere. Tra le fortune dei suoi abitanti figura senza dubbio il poter facilmente assistere a una delle gare di regolarità più emozionanti che ci siano: il Gran Premio Nuvolari. Questo omaggio che i mantovani dedicano al loro illustre concittadino non può che prendere direttamente il nome dall’indimenticabile campione, scomparso ormai da 65 anni. E quale modo migliore per onorarlo se non con una gara d’auto storiche?

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Tanto più che nell’edizione 2018 è presente una Maserati su cui corse proprio il grande pilota: una 6c del 1934. Sfortunatamente, nonostante il marchio del Tridente fosse sponsor dell’evento, non si sono ritrovate molte vetture d’epoca in competizione, a parte il convoglio di Ghibli e Quattroporte che hanno aperto la corsa. Un vero peccato, poiché gli anni ’50 e primi ’60 hanno probabilmente rappresentato il picco per la Maserati, e le 3500 e 5000 sono ricordate tra le più belle gran turismo del mondo.

Le verifiche tecniche e sportive si svolgono nel rinascimentale Palazzo Te, perfetto sia per accogliere gli equipaggi sia per metterli alla prova in una successiva serie di test cronometrati nel parco. Dopo la punzonatura le vetture si fiondano nel traffico cittadino per raggiungere piazza Sordello, di fronte a Palazzo Ducale, in attesa della partenza. l splendida piazza sta subendo un laborioso restauro, ma ciò non ne sminuisce certo il fascino: lo scenario, le auto parcheggiate e il brulichio di piloti e spettatori rendono l’atmosfera magica e carica di passione. La bandiera sventolata dal prefetto non si fa attendere e, dopo i doverosi ringraziamenti a staff e sponsor, sfiora il muso di una Maserati Ghibli Cup arancione. Per la gara vera e propria, l’apripista è una bellissima Bentley 3L Speed, seguita in ordine più o meno cronologico da quasi 300 vetture, pronte a correre per tre giorni. La gara comincia e lentamente, ma con sommessa frenesia, le auto cercano di farsi spazio sulla linea di partenza. Piano piano il serpentone di bellissime classiche avanza e la piazza si svuota, ma andiamo con calma.

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Tra le numerose vetture che hanno presenziato a questa edizione -la più ricca di sempre- molte meritano un approfondimento che dedicheremo in futuri articoli, ma sembra utile una veloce carrellata delle auto più rappresentative di questa edizione. Tra i modelli più inflazionati spiccano certamente le Triumph TR2 e TR3, bellissime in tonalità pastello e nel sempiterno British Racing Green. Anche le Porsche sono state ben rappresentate da un nutrito gruppo di 356, in pratica ogni singola declinazione della famosa sportiva, ma anche da alcune prime 911. Ferrari si è dimostrata all’altezza del pesante nome che porta, e ognuna delle presenti all’evento meriterebbe attenzione, perciò riserveremo un articolo per questo grandissimo marchio. Anche Bugatti merita la massima attenzione vista la qualità degli esemplari portati, sopra tutti una mitica 35B del 1930, un’auto che ha veramente vinto di tutto.

Tra le auto che ci prendiamo la libertà di ospitare direttamente in questa breve introduzione ci sono le Alfa Romeo 6c 2600 SS Corsa del 1939 -con una splendida carrozzeria, ripresa anche sulla 2900B MM- e una incredibile FIAT 8V elaborata Zagato, sicuramente uno dei masimi esempi di design anni ’50. Sono due auto veramente notevoli, tra le moltissime-beh in effetti tutte- in corsa. Un vero dispiacere la mancata partenza della Jaguar C-type del 1955, ma abbiamo avuto il piacere di vedere quelle magnifiche linee in due repliche del decennio successivo.

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Certo, la splendida cornice aiuta, ma è l’organizzazione eccezionale a rendere questa manifestazione un autentico esempio. L’efficienza con cui 300 auto sono state stipate il giusto per creare un senso di unione e di “club” e con cui sono state poi riallineate sul traguardo è veramente degno di nota. Anche impeccabile puntualità delle partenze stupisce piacevolmente. Poi certo, il grosso vantaggio rispetto alla 1000miglia -pur mancando il livello di auto presente, anche a causa dell’impegno dello sponsor Mercedes- è nella location non esclusivamente cittadina: a pochi passi dalla piazza si potevano ammirare le vetture sfrecciare, traffico permettendo, davanti a Palazzo Ducale o al Mincio.

Infine non possiamo che fare i complimenti a Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, del Loro Piana Classic Team, a bordo di una FIAT 508C del 1939. La coppia si è così aggiudicata l’edizione 2018. Al secondo posto il consolidato Team di Vesco e Guerini, già vincitori di molte competizioni di regolarità.


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