La gara bresciana in onore di uno dei fondatori della 1000 Miglia -a cui del resto la celebre gara di durata era intitolata- ha attratto anche quest’anno più di centocinquanta concorrenti, mostrando una varietà e qualità di auto superiore anche agli anni precedenti.
Il percorso, snodandosi tra lago di Garda, Brescia, Franciacorta e finendo a Iseo, ha lambito come sempre anche la neorinascimentale Villa Mazzotti-Biancinelli a Chiari, capolavoro del Liberty italiano. E’ tuttavia nella tappa lacustre finale che abbiamo ammirato l’arrivo delle auto e l’ultima prova speciale.

Tra le auto d’anteguerra hanno certamente spiccato le numerose Bugatti presenti, non tutte nel classico blu francese, dando anche spettacolo per il brio con cui hanno affrontato la prova sul lungolago. Oltre alle 35 -tra cui una 35B-, 37 e 40, anche una 51 GP.
Magnifiche anche le numerose Alfa Romeo, tra cui una 1750. Citiamo anche una Bentey 3 litri, nel classico british racing green, e un’Aston Martin Le Mans.

Anche le auto degli anni ’50 hanno regalato grandi emozioni, citiamo le numerose Jaguar, tra cui una C-type, ma anche le numerose XK presenti. Le inglesi erano ben rappresentate anche da alcune magnifiche Triumph e MG, senza parlare di quella che è stata una delle auto più belle presenti, un’Aston Martin DB 5 in silver grey: degna di un certo agente segreto…
Anche le Tedesche hanno avuto in ogni caso numerose rappresentati, oltre alle immancabili 356, alcune splendide Mercedes, su tutte l’iconica 300SL.

Dopo aver visto l’arrivo delle auto sul lungolago e l’ultima prova, le abbiamo seguito fino al parcheggio dell’ultima tappa, dove si sarebbe svolto il pranzo e la premiazione. In questa cornice è stato più facile ammirare le auto on maggiore calma, ammirando tra le altre le linee di due vetture d’eccezione: una Lancia Aurelia B24 Spider America e una Ferrari 250 Europa.
