Ecco un’auto che a nostro avviso è stata decisamente sopravvalutata: la 250 GT California salita ormai sei anni fa alle luci della cronaca in seguito alla riscoperta della collezione Baillon. La vettura, già appartenuta ad Alain Delon, venne ritrovata dopo quasi cinquant’anni di abbandono in un magazzino nascosto di proprietà di Roger Baillon e del figlio Jacques. Quello che è stato definito il barnfind del secolo -ed eravamo solo nel 2015- aveva come stella questa Ferrari, ma comprendeva anche Maserati, Bugatti, Talbot-Lago, Facel Vega e un’altra cinquantina di vetture. Tra gli alti e i bassi dell’asta Artcurial, questo esemplare fece parlare in tutto il mondo

Con una stima compresa tra gli 9,5 e i 12 milioni di euro, la vettura è stata battuta per la bellezza di sedici milioni, stracciando anche le più rosee aspettative. Un buon affare? Assolutamente no: condividiamo in pieno l’eterno sogno dell’auto originale, ritrovata intatta come in una capsula del tempo, ma quest’auto non ne era certamente il caso. Prima di essere stipata nel suo sarcofago di riviste osé, l’auto è stata ben strapazzata e l’originalità non era a quei tempi al primo posto nella mente dei proprietari. Il portapacchi, certamente comodo, non è molto “Ferrari” e Baillon -restaurando la vettura!- ci mise dei paraurti che non erano assolutamente i suoi e perfino il motore aveva avuto i suoi ritocchi.
Insomma, pagare il doppio della media per una vettura che dovrebbe valerne meno… Certo, c’è l’effetto Delon: le foto dell’attore francese insieme a Jane Fonda immortalano la dolce vita per cui era pensata la California stessa, ma pagare 4 milioni per questo…

Una volta battuta all’asta, la vettura ha fatto il giro di alcuni concorsi, tra cui Pebble Beach, conservando orgogliosamente e ossessivamente la patina originale. Poi ha subito un restauro. E ora ci chiediamo: quanto vale adesso quest’auto? Certamente non più i 16 milioni pagati nel 2015, forse poco più della California media: rimane e rimarrà l’effetto Delon, ma sarà sempre più annacquato.
La costosa lezione che ci ha fornito questo esemplare non è il pur sempre vero it’s only original once, ma il più severo: quando una cosa sembra troppo bella per essere vera, è perché non lo è
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