Monza Historic 2019

E dopo il Gran Premio Nuvolari, Monza Historic, che weekend. Anche se ribadiamo quello che abbiamo già avuto modo di dire in altra occasione: non si possono creare queste sovrapposizioni, non si può, con i cinque o sei grandi eventi che ci sono in Italia, sovrapporne due con tutto un mese libero. Fortunatamente per entrambe si è trattato di un successo. Del Nuvolari abbiamo già parlato, ci permettiamo di aggiungere qualche parola per la gara organizzata da Peter Auto. La varietà in gara non è mai stata così alta, le vetture mai di così gran valore, sia economico che storico.

Ovviamente, e spiace cadere in questi luoghi comuni, la nostra preferita non può che essere la 330 GTO, un’auto veramente da sogno, mozzafiato, che si potrebbe stare a guardare e riguardare per ore e ore. Poche auto sono comparabili alla 250 GTO, ma la 330 le è senza dubbio superiore. Più potente più slanciata, con dettagli a nostro avviso migliori, come i fari anteriori.Che macchina. tuttavia ammirarla è una cosa, ma vederla correre è un’altra emozione ancora, sebbene sia poi giunta seconda nella sua classe, battuta da una Maserati Birdcage guidata in maniera spettacolare, in una gara per tutto il tempo combattuta. Tra le altre auto che han preso parte al The Greatest Trophy anche diverse 250 SWB e una 275 GTB4, ma anche una Porsche 904 e un’Aston Martin DB2, perfino una Giulia TZ e una Giulietta Zagato. Che gara magnifica.

Anche le altre corse hanno garantito forti emozioni, in particolar modo il Gruppo C, sempre una certezza, ma anche il Classic Endurance Racing 1, in cui la sfida Ferrari 512 contro Porsche 917 garantisce ogni volta grandi emozioni. In questo caso la nota simpatia si rivolge però al concorrente svevo, con livrea Gulf la 917 da il meglio di se’. Interessanti anche la Coppa Geki Russo e Coppa 2.0 L che abbiamo avuto per la prima volta occasione di vedere. Le Porsche che hanno preso parte nella seconda competizione, alcune molto preparate, altre più stradali, ci hanno ricordato perché viene definita la migliore sportiva di sempre: una più bella dell’altra, chissà alla guida. Unica pecca, la mancanza di una serie dedicata alle vetture pre-guerra, come alla Le Mans classic. Si tratta comunque di un evento ricchissimo e spiace vedere che la partecipazione di pubblico non è ancora all’altezza della competizione, ma forse è meglio così, si gira con tranquillità l’autodromo e si possono ammirare le vetture dai punti migliori.
Sognando di sfrecciare con una GTO nell’Ascari


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