Padova auto e moto d’epoca

In continua crescita negli anni precedenti, anche quest’anno Auto e Moto d’Epoca non ha tradito il trend che tanto l’ha sospinta nell’Olimpo degli eventi automobilistici europei. Scalzando qualche anno fa la Techno Classica di Essen come maggiore fiera al coperta di scambio di veicoli e di componenti, la rassegna veneta ha con questa edizione superato il muro dei 120.000 spettatori, aumentando di ben 5.000 unità rispetto al 2017. A onor del vero la fiera tedesca supera le 180.00 unità, ma contando volumi di auto in vendita e non la loro qualità, la Padova vince la partita, visti i suoi eccezionali numeri: ben 5.000 auto sono state messe in vendita in questa edizione. Poi certo, forse è meglio una bella Ferrari degli anni ’60 rispetto a cento Fiat, ma su questo punto ritorneremo in seguito.

L’asta organizzata da Bonhams ha ottenuto un discreto successo, pur senza vendere la magnifica Horch 800 cabriolet, ma con una Ferrrai 250 GT coupé del 1960 a condurre con un prezzo, compreso di premio d’asta, di 508.197 €,come per sancire il definitivo apprezzamento di un’auto che ha da sempre dovuto affrontare la freddezza dei collezionisti. Complessivamente l’asta ha totalizzato più di 2.000.000 €, un ottimo risultato e, speriamo, uno stimolo per Bonhams a tornare l’anno prossimo.

Tra gli espositori più apprezzati certamente FIAT Heritage, che ha portato tra le altre una bellissima S61 Corsa del 1908, un’auto veramente impressionante, e la sempre stupenda Maserati Eldorado del 1958, altra vettura eccezionale pilotata da Sir Stirling Moss a Monza, nell’unica gara indy disputata fuori dagli Stati Uniti. Degno di nota anche lo stand Mercedes, ricco di vetture differenti, dalla prima classe A alla mitica 300SL, passando per G-Wagen e AMG GT. Presente nello stand della stella di Stoccarda anche la rarissima C111, pietra miliare nella ricerca tecnologica e sportiva della casa, nonché massimo esempio di trasfusione di expertise da un prototipo -e addirittura una serie di prototipi- auto di serie di lusso di breve periodo e all’intera gamma nel lungo.

Tra i padiglioni si stagliavano due celebri vetture di lusso degli anni ’50 e ’60, da un lato una magnifica Lancia Flaminia Zagato, un gioiello nel colore che forse più le si addie, uno scuro blu notte, peccato solo per i fanali non carenati; dall’altro lato una magnifica -la migliore, ma non l’unica- Mercedes 280 SE, un’auto che sul lungo periodo ha sbaragliato per quotazione le rivali Rolls Royce e Bentley, vendute a meno di un decimo della magnifica ammiraglia della Stella. Da segnalare anche gli innumerevoli tributi ai primi 70 anni di Porsche, con una splendida 356 Zagato nello stand del carroziere e numerosissime vetture sparse per tuta la fiera. 911 e 356 sono probabilmente due tra le auto più iconiche di tutti i tempi, e l’amore che viene ancora tributato a queste leggende ne è la prova più evidente: ogni singola vettura è diversa e e rapisce il visitatore. Detto questo, sono ovviamente due le eroine del modello, vale a dire la mitica Speedster e la pressoché perfetta 2.7 Carrera, ma un articolo arriverà a breve…

Tra le Ferrari non possiamo che citare la 312T che venne pilotata da Niki lauda e una bellissima 250 Europa in un bellissimo rosso corsa, sicuramente tra le auto più di pregio dell’intera manifestazione. Tra le rosse rientra a pieno titolo anche una Alfa Romeo 6C presente nello stand della Fiva: una vera chicca. Grande affluenza anche intorno allo scarno stand Aston Martin occupato da una vettura veramente speciale, un esemplare della serie continuation della DB4 GT, con prezzo su richiesta, ma indiscrezioni parlano di circa 2 milioni di sterline, che saliranno a cinque per la futura serie dedicata a Zagato. Molto visitato anche lo spazio dedicato alle Shelby, con cobra originali e meno che hanno fatto rivivere il celebre scontro Ferrari-Ford degli anni ’60. Da sottolineare la presenza dei più importanti concessionari d’auto d’epoca europei e non solo, con vetture del calibro di Bugatti tipo 35, diverse 300 SL, rarissime Porsche e perfino dalla splendida Ferrari La Ferrari Aperta, in nero con finiture rosse, vettura eccezionale.

Particolare e ben riuscito il viaggio attraverso la storia del rally, auto del calibro della Delta Integrale e della S4, la bellissima Stratos con livrea Alitalia e la Lancia LC2 con il celebre schema di colori Martini, di fronte a queste vecchie nemiche era sempre presente un nutrito drappello di visitatori. molto interessanti anche gli incontri e i video che si sono susseguiti nella sala dedicata al rally italiano, veramente un’esposizione ben riuscita e che aumenta la curiosità per l’anno venturo.

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