Negli ultimi anni le notizie riguardanti Alfa Romeo sono state quanto meno altalenanti. Ci sono stati annunci e annullamenti, ritrattazioni di piani industriali e proposte che hanno acceso di speranza gli appassionati. Oggi le speranze finiscono. Con la fusione FCA-PSA ormai confermata sono stati annullati molti modelli previsti per i prossimi anni, confermando solo altri due SUV, uno più piccolo e uno più grande dello Stelvio. Niente sportive, anzi esce di produzione la 4C, niente supercar, neppure la versione a passo lungo della Giulia. La motivazione è difficile da comprendere, Alfa Romeo stava lentamente recuperando una fetta di clientela che aveva nel passato perso, ponendosi perfino come alternativa alle premium tedesche.
Quale sarà quindi il futuro di questo produttore? Con circa 80.000 vetture vendute nel 2018, non si può certo dire che si tratti di un grande produttore, ne che diventando un costruttore di SUV possa risalire la rigida gerarchia automobilistica ed arrivare a insidiare nuovamente i tedeschi. Probabilmente, ma questo è più in augurio che una previsione, l’era dei SUV terminerà nei prossimi anni, cogliendo a metà strada Alfa Romeo e Ferrari. Pochi progetti sono stati intrapresi per l’elettrico: se non si avranno sportive tanto vale avere auto elettriche e, sebbene questo sia il principale motivo per l’acquisizione, insieme all’aumento della produzione, non pare che nel giro di pochi anni sarà possibile avere Alfa ibride.
Spiace ulteriormente perché si sarebbe potuto far diventare Lancia un costruttore di SUV e puntare alla sportività per Alfa, ma si vede che l’idea dei vertici è ben diversa, peccato. Speriamo solo che si tratti di una fase e che la gloriosa storia del Biscione possa ricominciare fra qualche anno senza pensare a Tonale o altri passi alpini, a meno di non percorrerli quanto meno con un’Alfa cabriolet alta meno di due metri.