Villa d’Este 2025, molte certezze e qualche novità

BMW ha recentemente rilasciato le prime informazioni relative al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2025 che, dopo il confusionario successo dell’anno scorso e i litigi col comune, sembrava potesse un forte ridimensionamento, se non addirittura un cambio di location. A proposito abbiamo già scritto, ma ci armiamo di pazienza fin d’ora immaginando le strade del Lario tra 23 e 25 maggio.

Il Surcing & Selecting Committee ha già individuato quattro delle classi che andranno a formare il parterre delle circa 50 vetture in concorso, tutte molto interessanti:

Frozen in Time: Preservation ‘Time Capsules’ from 1900-1973 which have survived in unrestored State

Classe ormai imprescindibile in ogni concorso, incrociamo le dita per rivedere la splendida Bugatti 59 di Burckhardt.

“Go Big or Go Home”: Automotive Excess of the ‘80s and ‘90s, when nothing seemed too fast, expensive, or bold

New entry del concorso negli ultimi anni, un focus sulle youngtimer con un tocco di selezione per le fuoriserie, interessante.

Sculpture in Motion: The Decade of the automotive Arms Race, 1928-1938

Glorious Excess: The Evolution of the ‘Money no Object’ Motor Car, 1920-1940

Due classi straordinariamente promettenti, ci spingeremmo a dire che potremmo già trovare nell’ultima diversi candidati per il Best of Show


Anche per il 2025 è stato confermato il Concorso d’Eleganza Villa d’Este Public Days nella giornata di domenica e il Amici & Automobili – Wheels & Weisswürscht nella giornata di sabato, mentre la grande novità è rappresentata dall’affidamento dell’asta a Broad Arrow Auction, parte del gruppo Hagerty, che dopo appena un anno di attività è già tra le più importante case d’asta del settore automobilistico, con risultati eccezionali e un’elevatissima qualità del prodotto offerto. Sarà quindi interessante vedere quale sarà il risultato della prima asta europea.

Per quanto riguarda invece gli anniversari del gruppo BMW, sarà data grande rilevanza al cinquantennio della Serie 3, ma anche ai settant’anni di Isetta e 507, due auto quanto mai diverse, ma simboli della rinascita del marchio bavarese dopo la Seconda Guerra Mondiale


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