The Rudi Klein Collection: il tris di Miura

Non esattamente un tris, in realtà. Più un poker, o quasi, visto che della quarta è presente solo la sezione davanti. In compenso ci sarebbero anche il motore di una S. Tra i lotti della collezione Klein non mancano certo le stranezze, ma le Miura presenti sono tra le chicche più interessanti: un piccolo campionario per far capire che tipo di collezionista fosse Klein.

Partiamo dal frontale sul pick-up Volkswagen. Si tratta certamente di uno dei pezzi più iconici della collezione, e sarà probabilmente comprato più facilmente per questo che per tentare la ricostruzione della povera Miura. Del resto, anche la stima di 20-30.000$ rifletta più la stima di un costoso arredo da giardino piuttosto che di una delle più celebri auto degli anni ’60.

Passiamo quindi alle tre vere protagoniste, due P400 e una S.

La prima è una Miura del ’67, la cinquantatreesima costruita, attualmente in arancione, ma originariamente nel bellissimo Giallo Miura, consegnata a Roma da Carpanelli e ferma da ben 44 anni in questa collezione. La stima di 350-450.000$ non sembra così distante dalla nostra.

La seconda è un’altra P400, curiosamente anche questa originariamente in Giallo Miura e attualmente in verde metallizzato. Sicuramente meglio conservata della precedente, con motore originale, porta una stima di 500-700.000$ che forse potrebbe risultare un po’ troppo alta, ma sicuramente si tratta di uno dei lotti più imprevedibili.

L’ultima Miura è una P400 S, sicuramente la più preziosa delle tre e altrettanto sicuramente la peggiore come conservazione. Il che è doppiamente un peccato: infatti non è solamente l’unica “S”, ma si tratta anche dell’unica con la vernice originale, un bel blu con interni bluette. Su questa la stima -pari alla precedente- potrebbe anche essere in difetto, ma certo peseranno le pessime condizioni dell’auto.


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