Porsche Mission X

Porsche non lascia dubbi sui propri scopi: ottenere il record come auto di serie più veloce al Nurburgring e generare l’erede di 959, Carrera GT e 918. Punto.

In linea con la tradizione come spirito, meno come configurazione: la vettura sarà la prima hypercar completamente elettrica della casa di Stoccarda, con prestazioni sicuramente mozzafiato, ma difficilmente il fascino -anche in futuro- della celebratissime antenate.

Il design è anch’esso puro Porsche, non mancano nella carrozzeria raffinati richiami a vetture del passato e del presente della Casa. Apprezziamo che Porsche non abbia voluto gridare al mondo: è elettrica, come negli ultimi anni si è fatto con quasi tutta la produzione, Taycan compresa.

Con un rapporto peso/potenza pari a 1 e aerodinamica presa direttamente dalle corse di durata, le prestazioni -ancora non rivelate- saranno indubbiamente incredibili, quasi sicuramente con uno 0-100 in meno di 2 secondi. La potenza dovrà essere almeno pari a un migliaio di CV perché dubitiamo l’auto possa pesare meno di una tonnellata, probabilmente sarà più vicina ai 1.500 kg. Anche per l’autonomia non sono state rivelati numeri attendibili, tranne una velocità di ricarica doppia rispetto alla Taycan Turbo S.

Gli interni sono sicuramente spettacolari e il luminosissimo abitacolo sembra strizzare l’occhio alla strada piuttosto che alla pista, vedremo se arriveranno così anche nella vettura di serie.

Sul cruscotto lato passeggero è visibile una curiosa struttura retraibile contente un orologio analogico e uno digitale, opera di Porsche Design. Gli strumenti possono essere usati per la pista, per i rally o anche per visualizzare le proprio funzioni vitali. Con 1 kg per ogni cavallo potrebbe servire.

Alla presentazione sono soprattutto le dimensioni a stupire, l’auto si mostra decisamente compatta

Dimenticavamo: la E di Porsche dovrebbe pulsare quando l’auto è sotto carica.
Forse anche un po’ dello spiritico della 959 si è perso.


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